Giulio Mozzi – Le ripetizioni

Ci sono alcuni libri che rientrano in una categoria ben precisa, sebbene non esista ancora una parola per definirla. Parlo di quei libri che, a fine lettura, ti lasciano il dubbio di trovarti di fronte a un capolavoro indiscusso o a un testo assurdo, senza il minimo significato. Dubbio che ti accompagna magari per anni, facendoti riflettere ancora e ancora su quanto letto.

Posso tranquillamente infilare in questa categoria Le ripetizioni, di Giulio Mozzi. Pubblicato da Marsilio, è uscito nel 2021, aggiudicandosi anche una candidatura al Premio Strega. Ve ne parlo dopo più di un anno proprio per aver voluto concedere al dubbio di cui sopra del tempo, per cercare di elaborare al meglio i miei pensieri e provare a darvi una recensione che renda chiaro il mio pensiero.

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Marco Missiroli – Atti osceni in luogo privato

Nel caso del libro di cui sto per parlarvi, arrivo tardi. Lo so bene, soprattutto perché nel frattempo se ne è parlato tanto, e mio malgrado ho letto tanto in merito. Arrivo tardi, tanto è stato già detto, ma ci tengo comunque a dire la mia.

Atti osceni in luogo privato è un libro del 2015, pubblicato da Feltrinelli. È entrato in casa mia un anno dopo. L’ho comprato con le periodiche promozioni, quelle che ti permettono di comprare due libri a 9,90 e che ormai fanno tutti gli editori. Ricordo che l’ho preso in una sessione di shopping consolatorio, non avendo idea che stava già diventando un caso letterario. Ricordo anche di essermelo portato in vacanza l’anno successivo, ma mi sono decisa a leggerlo solo quest’anno, poco prima di partorire. Ci sono molto affezionata quindi, ma il mio giudizio ovviamente non è influenzato da tutto ciò.

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Domenico Starnone – Confidenza

Recensione di Alessandra Nofi

Quanto può essere compromettente rivelare un segreto a qualcuno, o farselo raccontare? Quanto può essere pericoloso sapere e dire la verità? I due protagonisti di Confidenza, Pietro e Teresa, ce lo dimostrano attraverso la penna schietta di Domenico Starnone. Questo è stato il mio primo approccio con l’autore, e sicuramente recupererò anche altro, dato che il libro in questione è il terzo di una trilogia formata anche da: Lacci e Scherzetto.

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Diario di bordo – 7 settembre 2021 – Questione di prospettive

Settembre è già iniziato e io non vi ho nemmeno augurato buone vacanze. Io sono stata in vacanza, ma non la chiamerei propriamente vacanza. Questione di prospettive, qualcuno potrebbe dire, sta di fatto che ho avuto più di un problema di salute da risolvere che mi hanno costretto a letto. La compagnia principale – oltre ai miei amati libri – è stata il lampadario della stanzetta dove dormivo: un fedele e silenzioso compagno, al quale ho affidato numerose riflessioni, conscia del fatto che potrebbe sembrare da svitati parlare con un lampadario.

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Diario di bordo – 13 giugno 2021 – Gli animali notturni

Sono sempre stata quello che si definisce un “animale notturno”, ovvero una persona che dà il meglio di sé a notte fonda. A differenza del mio compagno o di mio padre, ad esempio, che alle 5 sono già belli pimpanti in piedi, e alle 8 hanno già fatto una marea di cose, io mi sveglio verso le 7, ma connetto il cervello solo verso le 11, e dopo abbondante colazione. Magari poi la giornata la rendo produttiva, ma i momenti di massima produttività arrivano con il calare delle tenebre.

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Lorenza Gentile – Le piccole libertà

Sono stata a Parigi due volte, nel 1994 e nel 2000, ed entrambe le volte sono stata pervasa da una moltitudine di sentimenti e sensazioni, che in pochissime altre città ho rivissuto. Non saprei bene spiegare perché: un po’ per l’oggettiva bellezza del posto, un po’ per l’atmosfera che solo un fiume che taglia una città sa regalare, un po’ per il via vai di persone, che a me sembravano sempre allegre e in procinto di fare qualcosa di importante. Ma Parigi è nel mio cuore, e sogno di tornarci presto.

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Diritto num. 4: il diritto di rileggere

Ciao a tutti, oggi andiamo avanti con i diritti del lettore secondo Daniel Pennac. Il diritto numero 4 è il diritto di rileggere. Pennac spende poche parole in merito, ma molto efficaci. Come il bambino chiede sempre “ancora, ancora” dopo aver ascoltato una bella storia, anche l’adulto ama crogiolarsi nella certezza di qualcosa che già conosce e apprezza. Ma si rilegge soprattutto per trovare nuovi incanti.

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