E-book reader

Ciao a tutti! Rieccomi dopo una breve pausa, che mi è servita per trasferire il mio blog sul dominio dedicato: cosa ne pensate? Bello, vero? Ora devo solo capire e imparare come cambiare grafica, e magari farmi fare un’immagine dedicata..

Comunque, cosa ne pensate degli e-book reader?

Da quando sono nati ho sempre pensato che mai e poi mai me ne sarei comprata uno: li evitavo, manco fossero radioattivi! Questa è una di quelle cose che o si ama o si odia, un po’ come la guerra tra pandoro e panettone a Natale!

Poi mio fratello ha regalato un Kindle a mio padre, anche lui acerrimo sostenitore del libro cartaceo. Devo dire la verità: avevo cercato di far cambiare idea a mio fratello, ricordando le parole di mio padre.

Ma lui mi rispose che le nostre erano solo supposizioni, e che a priori diventa difficile giudicare l’apprezzamento (o meno) di un oggetto mai provato. Inoltre è risaputo che mio padre legga molto, viaggi molto, e spesso sceglie libri di dimensioni notevoli, che sono anche difficili da maneggiare e da leggere a letto.

Tra lo stupore e la perplessità mio padre ricevette questo regalo: due giorni dopo stava già ordinando una custodia, con lo stesso amore con il quale le donne scelgono una borsetta.

Da allora non l’ho mai più visto senza: ha fatto giorni interi a decantare i pregi, la comodità, l’innovazione che questo oggetto, prima di allora tanto temuto, ha portato nella sua vita. Ha pure insistito per farmelo provare. Devo ammettere che quelle poche pagine lette sembravano proprio di carta! D’altronde, come spiega Wikipedia,  “la carta elettronica, conosciuta anche come e-ink o e-paper, è una tecnologia di display progettata per imitare l’aspetto dell’inchiostro su un normale foglio”.

Ma non mi sentivo ancora pronta per abbandonare i miei libri cartacei, che amo e coccolo con cura. Sono tutti divisi e disposti secondo vari criteri: dal gradimento al periodo di lettura, passando per quelli che vorrò leggere e quelli che ho abbandonato e che non leggerò mai. Tutti con impresso il mio nome e la data di acquisto. Perché proprio la data, direte voi? Non lo so, è un’abitudine che mi porto dietro da quando ho memoria. 🙂

E vogliamo parlare poi del piacere immenso che regala il vagabondaggio in libreria? L’atteggiamento da predatore, in mezzo a un branco di possibili prede? L’euforia di stringere tra le mani una promessa di felicità, evasione, emozioni?

Amo fare shopping, come tutte le donne del resto, ma poche cose mi danno soddisfazione come il ricevere una busta della libreria. Pregustare il momento in cui tirerò fuori il libro, e mi fionderò sulla prima parola, a completa disposizione dei personaggi, della storia narrata.. Sbirciare qua e là tra le pagine, immaginando, da quel poco che si osserva, possibili evoluzioni. Lanciare occhiate furtive a destra e sinistra prima di immergere il naso nelle pagine, e respirare a pieni polmoni effluvi degni di un verso di Foscolo.

Immagine presa da http://fuckyeahragetoons.tumblr.com/page/40
Immagine presa da http://fuckyeahragetoons.tumblr.com/page/40

Quindi, mi dicevo, mai e poi mai mi sarei comprata uno di quegli affari elettronici, che liquidano, con un colpo di click tutto questo in favore di uno sterile download.

Finché, a un certo punto, non ho cambiato casa, e da una stanza tutta per me sono passata a un appartamento poco più grande da condividere con il mio compagno, e in contemporanea ho iniziato a lavorare per una libreria, che offriva sconti vantaggiosi per i propri dipendenti. E’ andata a finire peggio di quando facevo la commessa in un negozio di vestiti: libri ovunque! Dalla libreria, non contenta, sono passata a lavorare per una grossa casa editrice, dove i libri me li tiravano letteralmente addosso.

Fu così che un giorno, dopo essere inciampata su una versione a fumetti della Costituzione, decisi di dare un occhio ai prezzi degli e-book reader.

Per pigrizia ho guardato prima su Amazon, padre dei Kindle (lo stesso che aveva stregato il mio babbo).

Non volevo qualcosa di scadente, ma nemmeno qualcosa che facesse più di quanto servisse a me. Ho visto molti e-book reader svolgere funzioni di un tablet (tipo il Kindle Fire), e altri con prezzi così bassi da farmi dubitare sulla qualità di lettura.

Dopo essermi letta numerose recensioni, sono stata incuriosita dal Kindle Paperwithe, che ha anche il vantaggio di poter essere retroilluminato, per leggere al buio. Un’ottima cosa, per chi ama leggere fino a tardi e ha un compagno brontolone! 🙂

Inoltre viene dichiarato, dallo stesso Amazon, il miglior dispositivo per leggere, per via dello schermo antiriflesso, per il peso leggerissimo e per la durata della batteria.

Il prezzo mi sembrava ragionevole: più o meno quanto spendevo in libri in due mesi. Così, spinta dal mio compagno (che ama tutto ciò che ha un microprocessore all’interno), mi sono decisa a comprarlo.

Kindle Paperwhite

Già che c’ero ho pensato di comprarmi anche la custodia: il Kindle Paperwithe ha uno schermo touch capacitivo, e avevo previsto per lui lunghi viaggi all’interno della mia borsa, di fronte alla quale anche quella di Mary Poppins impallidisce.

Ero orientata verso una custodia originale, per la serie “se devo fare le cose, meglio farle bene”.

Ma le recensioni non erano delle migliori: può una custodia pesare quanto l’oggetto che deve contenere, facendo raddoppiare di peso il tutto? Può una custodia costare quanto un terzo dell’oggetto che deve contenere?

Un’altra questione che sembrava di vitale importanza, stando alle recensioni che mi sono letta, era la presenza del sensore magnetico sulla custodia: all’apertura della stessa, il dispositivo si sarebbe azionato. Alla chiusura, si sarebbe messo subito in stand-by, permettendo un maggiore risparmio della batteria.

Quindi sono andata alla ricerca di una custodia non originale ma perfettamente compatibile, di peso ragionevole, di prezzo dimezzato, con un magnete che sia abbastanza forte da impedire l’apertura accidentale nella borsa ma non troppo forte da compromettere la praticità d’uso, e magari gradevole da vedere.

La ricerca delle sette sfere di Goku in Dragon Ball mi appariva improvvisamente un’inezia a confronto. Alla fine ho scelto una custodia color “carta da zucchero” (che io avrei definito banalmente “turchese”) e per 12 euro me la sono aggiudicata.

Questa è arrivata qualche giorno dopo il Kindle, per il fatto che non veniva venduta direttamente da Amazon ma da un venditore privato.

La custodia è molto bella: calza alla perfezione, è leggera, il magnete è ottimo e ha pure inciso la scritta “Kindle” all’interno, facendo sfigurare quelle originali.

Con il Kindle è stato amore a prima vista: in dieci minuti mi ero comprata, a una cifra molto più bassa del cartaceo, diversi volumi. Un e-book reader indubbiamente permette di comprare libri a cuor leggero, per via del prezzo e dell’ingombro (che è virtuale).

Permette di avere e portare con sé diversi titoli, e di leggere più libri contemporaneamente. Quando racconto che mi capita di leggere più di un titolo alla volta vengo guardata male. Non tutti i libri si prestano a essere letti la sera, quando uno è stanco e ha meno attenzione, così come non sempre in treno si riesce ad avere il giusto silenzio. Oppure capita di avere tra le mani un saggio, o uno di quei libri da “consultazione” e di volerne sfogliare un po’ alla volta.

Mi permette anche di evidenziare frasi, condividerle sui social o inoltrarmele via mail. Non permette di aggiungere annotazioni, ma mi sono armata di foglietti adesivi e quaderni.

Certo, l’esperienza di acquisto è cambiata totalmente. Non sono una persona che ama le attese: se voglio una cosa la devo avere, possibilmente subito. Quindi quando vedo un libro che mi piacerebbe leggere devo segnarmi titolo e autore, lasciarlo a malincuore in libreria e fiondarmi a casa per comprarlo tramite Amazon, che in un secondo me lo fa trovare su Kindle. E’ così frustrante entrare in libreria e uscire a mani vuote!

C’è da dire però che questo permette anche acquisti alle tre di notte, immersi nella vasca da bagno. Una cosa non da poco, appunto, per una persona che quando vuole una cosa la deve avere, possibilmente subito, anche se sono le tre di notte e si sta facendo un bagno.

Degne di nota sono anche le offerte del giorno: Amazon seleziona, ogni giorni, tre titoli a prezzi ridicoli (che vanno dai 99 centesimi ai 2 euro)! Ogni mattina mi viene recapitata una mail contenente i titoli in offerta, ed è bellissimo svegliarsi con la curiosità di scoprire cosa potrei leggere di nuovo, quali autori potrei conoscere.

So bene però che non mi ricapiterà più di aprire “Giamburrasca” e ritrovarmi l’etichetta del mio primo tutù, a ricordarmi che nell’attesa tra un balletto e l’altro stavo leggendo proprio quel libro. O di ridere di fronte a una caricatura della prof. di latino, fatta da un compagno di banco che, come me, non ci capiva niente di traduzioni.

E di fronte a un libro che non mi è piaciuto non posso nemmeno più riciclarlo come zeppa per il tavolino traballante: con un semplice click lo posso eliminare con la stessa facilità con la quale l’ho comprato.

Non posso nemmeno buttarlo giù dal balcone, come feci un pomeriggio di liceo, esasperata da un mattone indigesto!

Non avrò più libri con il segno della gamba del tavolino e libri reduci da voli con atterraggi nelle zone più incolte del giardino.

Mi auguro che questo e-book reader mi possa regalare dei nuovi ricordi: non so se una zanzara attirata dalla luce del dispositivo, e brutalmente schiacciata con la copertina carta da zucchero possa aiutarmi, ma già il fatto che sia qui a raccontarvelo mi fa sperare.

Chi di voi ha un e-book reader? Cosa vi ha spinto a farvelo comprare? Siete soddisfatti?

Vi lascio con un articolo che approfondisce i criteri da valutare nella scelta di un e-book reader, e alcune foto del mio Kindle.

Giovanna

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p.s.: comunque io odio il panettone!

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pan

Ebook reader: dieci regole d’oro per scegliere quello “giusto”

Grandi o piccoli, con o senza touch-screen, più o meno capienti: ecco dieci aspetti da tenere in considerazione prima di procedere all’acquisto

Il lettori di ebook sono ormai entrati in fissa dimora fra i generi di largo consumo dell’hi-tech. Del resto basta dare un’occhiata alla straordinaria pletora di eReader presenti in commercio per capire perché si può parlare di piena maturità del mercato. Vista l’abbondanza, semmai, risulta sempre più difficile orientarsi nellascelta del dispositivo giusto. Qui di seguito dieci buone regole da tenere presenti prima di procedere all’acquisto:

1. Tablet o ebook reader?

Giusto per chiarire: gli ebook si possono leggere anche con un tablet, come l’iPad. Ma se volete un’esperienza che sia quanto più possibile vicina a quella dei libri in carne ed ossa – o meglio, in carta e inchiostro – è preferibile un ebook reader “puro”, come i vari Kindle, Nook e Sony Reader. Dispositivi nati per la lettura, mica per altro. Le differenze, a livello tecnologico, sono tante. Una su tutte: il display di un tablet è a cristalli liquidi, quello di un tablet si basa generalmente su tecnologia e-ink, l’inchiostro elettronico che rende gli eReader più riposanti per la vista. Oltre che ben visibili alla luce del sole, proprio come i libri veri.

2. C’è inchiostro e inchiostro

Gli schermi degli e-book, anche quelli a inchiostro elettronico (e-ink), non sono tutti uguali. I display di ultima generazione utilizzano una tecnologia – denominata Pearl – che migliora il contrasto del 50% rispetto ai modelli più datati. A proposito: c’è anche chi permette di regolarlo il contrasto, opzione interessante soprattutto quando si tratta di leggere certi pdf un po’ sbiaditi.

3. Con o senza touchscreen?

La touch revolution ha investito anche il mondo degli ebook reader, alla faccia di chi pensa che sfogliare un libro elettronico sia un’esperienza poco “tattile”. Così sono sempre di più i dispositivi che optano per un’interfaccia controllabile in punta di dita. Valgono i consigli di sempre: prima di comprare un eReader con touchscreen metteteci le mani sopra, cercando di capire se il feeling è quello giusto.

4. Piccolo è bello? Non è detto

La fisica ci ha insegnato che dimensioni e peso sono parametri oggettivi. Quando si parla di gadget hi-tech, però, tutto è opinabile. Scegliete perciò il dispositivo sulla base del vostro confort personale. Ricordandovi però che più il reader è piccolo più farete fatica a visualizzare i libri a tutto schermo. Pensateci due volte, quindi, prima di acquistare un lettore più piccolo dei “canonici” 6 pollici.

5. Attenzione ai formati

Nell’attesa che i vendor si mettano d’accordo su un formato unico e insindacabile dovremo considerare il problema delle estensioni. C’è chi legge gli ePub (probabilmente il formato più diffuso) e chi non lo fa (vedi Amazon per esempio), chi accetta i DRM di Adobe e chi no. In ogni caso sappiate che in ultima ratio c’è sempre la possibilità di convertire i file attraverso alcuni programmini dedicati, come ad esempio Calibre .

6. Memoria? Serve fino a un certo punto

Quello della memoria dovrebbe essere l’ultimo dei problemi, in teoria: perché in fondo basta un giga di spazio per archiviare più di 2500 ebook in formato ePub. Se però utilizzate il vostro reader per leggere pdf di grandi dimensioni allora date un’occhiata alla capacità del dispositivo, o quantomeno assicuratevi che ci sia uno slot per l’inserimento di una memory card.

7. La ricerca della connettività

Come tutti i dispositivi portatili, anche gli eReader possono essere connessi al PC; per trasferire gli ebook, ad esempio, ma non solo. Esistono però altri metodi per comunicare con l’esterno senza passare dal computer: il Wi-Fi, ad esempio, o persino il 3G. Nel mentre date un’occhiata anche alle opzioni per la condivisione, che possono rivelarsi utili non solo per passare i libri ai vostri amici ma anche per traslocare la vostra biblioteca semmai doveste trovarvi un giorno a cambiare dispositivo.

8. In libreria, direttamente dall’eReader

Senza i contenuti, gli eReader sono solo bellissimi scatolotti vuoti. Così, se siete quelli che si definiscono “divoratori di libri” potrebbe farvi comodo un negozio di libri elettronici associato al vostro dispositivo. Unica controindicazione: sarete più tentati a mettere mano al portafogli per fare acquisti.

9. Dizionari e applicazioni non guastano

D’accordo che un buon eReader deve fare innanzitutto il suo mestiere, ma l’aggiunta di qualche applicazione non guasta. Ci sono i dizionari, ad esempio, utili per chi vuole una mano nella traduzione di libri in lingua originale, ma anche gli editor di testo (per aggiungere note) e i lettori audio, per ascoltare mp3 e – soprattutto – audiolibri.

10. Prezzo

Come in tutti gli acquisti c’è da valutare ovviamente anche il fattore prezzo. Che nel caso dei lettori di libri digitali soggiace a due logiche ben distinte: c’è chi – è il caso di Amazon con il suo Kindle – punta a tenere i prezzi piuttosto bassi per puntare tutto o quasi sulla vendita dei libri digitali, e c’è chi invece preferisce nobilitare il pezzo di ferro e lasciare agli utenti la libertà di gestirsi come meglio crede la propria biblioteca digitale.

 

http://mytech.panorama.it/Ebook-reader-dieci-regole-d-oro-per-scegliere-quello-giusto

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