Pubblicato da Giovanna
“Smettila di strappare fogli e appallottolarli: sembrano bocconcini di carta!”
Ecco cosa mi disse un mio compagno di scuola, durante un tema. Da allora non ho mai smesso di produrre bocconcini, di scrivere qualunque cosa mi venisse in mente. E di leggere quello che altri avevano scritto.
Ho cercato di trasformare le mie passioni in qualcosa di concreto, e dopo aver lavorato in una libreria e in due case editrici, ho studiato per diventare valutatore professionista di manoscritti (in altre parole, per diventare editor).
Sono riuscita a farne una professione: sono consulente editoriale per Garzanti e HarperCollins Italia.
Inoltre collaboro con il Corriere della Sera come giornalista pubblicista, e mi occupo di una rubrica settimanale su”La Lettura”, il meraviglioso inserto domenicale!
Il blog nasce anche dall’esigenza di esercitarmi con quanto ho imparato e mi piacerebbe poter condividere con voi i miei bocconcini, scambiare idee, opinioni, suggerimenti sul vasto mondo della lettura e della scrittura.
giovanna@bocconcinidicarta.com
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Non sono tanto d’accordo, ho letto libri splendidi che erano figli della luce, forse anche delle chiacchiere. Perché la nostra essenzia sta nell luce e nelle chiacchiere quanto nell’oscurità e nel silenzio, secondo me. Forse persino di più 🙂
Forse intendeva dire che l’atto di scrivere andrebbe fatto da solo, senza nessuno attorno e senza nessuna distrazione.. 🙂
Sì, in quel senso sì… ma da quel poco che so di Proust (che – e qui lo confesso a mio danno) non amo, mi viene da pensare che forse si riferisse anche al buio interiore, alla capacità di guardare al lato “oscuro” (ma forse meno a quello luminoso). Non so, è un’impressione e forse superficiale, perché ho provato a leggerlo e non ci riesco.
Ho pensato ai libri in generale, molti dei quali, bellissimi, mi hanno illuminato la strada e la vita 🙂
Le impressioni non sono mai superficiali, al massimo soggettive.. 🙂 anche io lo conosco poco, però siccome io spesso scrivo sola e di sera mi ci sono ritrovata, con la mia personale interpretazione.. Peccato non poterlo chiedere proprio a lui, eheh!
Sullo scrivere da sola e di sera mi ritrovo in pieno, e infatti… 🙂
Ahah, mi sento meno sola! 🙂