Buona domenica a tutti! Eccomi con un altro libro della 12libri,365giorni challenge!
Il libro in questione è Due case per Lia, della serie V=Valentina, pubblicata da Il Battello a Vapore. Ha 163 pagine e costa 8,50 euro. I disegni sono di Sara Not.
Ho trovato questo libro tra gli arrivi in redazione, e ho deciso di prenderlo. Come spiegavo in un altro post, mi piace leggere i libri per bambini, li trovo realizzati con grande cura e dal profondo significato.
In questo volume in particolare si affronta il tema della separazione: la cugina di Valentina, Lia, si ritrova in un’altra città, dopo il divorzio dei genitori.
Potrà contare su Valentina e la sua famiglia, e su nuove avventure che l’aspettano.
Un giorno fanno una gita al Ricetto di Candelo (Biella), un borgo fortificato medievale, adibito all’accumulo di beni e all’occorrenza dava rifugio alla popolazione, in caso di attacchi nemici.

Avevo già sentito parlare di questo posto, e mi ha sempre suscitato molta curiosità. La gita delle protagoniste è stata una piacevole coincidenza, un ulteriore modo di farmi venire voglia di visitare il Ricetto di Candelo. Nel libro viene descritto molto bene, diventando anche un documento storico per i piccoli lettori: un lato educativo ben nascosto e molto interessante! Oltre alla descrizione accurata, le protagoniste saranno coinvolte in un episodio suggestivo, che fa riflettere.
Per questo voglio inserire questo libro nella challenge, come un libro ambientato in un posto che ho sempre voluto visitare. Spero di andarci il prima possibile!
Il libro mi è piaciuto anche per altri motivi, dà grandi occasioni per riflettere. Dal retro di copertina leggo che è destinato ai bambini dai 10 anni in su, e un po’ la cosa mi ha stupito. Ho avuto anche io 10 anni e non ricordo libri così profondi. Probabilmente la mia considerazione è fatta con il senno di poi, e magari tante cose ai tempi non le notavo.
Comunque il tema della separazione è affrontato con grande sensibilità: non vengono fatti trattati di psicologia sul perché due persone decidano di separarsi, ma semplicemente si cerca di far capire che le cose possono anche migliorare, quando si decide di affrontare il problema. Lia si ritrova infatti in una città che non è la sua, senza il padre (che accetta un lavoro molto lontano). Ha però la cugina Valentina vicina, una nuova scuola con tanti nuovi amici e una madre che è consapevole delle esigenze della figlia, che non vuole più trascurare.
Riprende anche il rapporto con i nonni, incontrati solo una volta da piccola, che le raccontano episodi della vita della madre.
Mi è piaciuto molto perché comunque mantiene l’impronta del racconto, con una trama, uno svolgimento, dei personaggi che interagiscono, un’evoluzione della storia, nonostante il contentuto importante.
Se dovessi invece fare un appunto, a mio parere ho trovato poco plausibili alcuni episodi, come gli adulti che permettono alle ragazze di ascoltare le loro telefonate, dove si parla di questioni da adulti. Inoltre molti dialoghi sono troppo maturi per ragazzine di quell’età. Da parte di Valentina, soprattutto, che non subisce il trauma del divorzio dei genitori, alcune frasi sono proprio impossibili. Mi rendo conto però che è l’unico modo di presentare il tema permettendo un’immedesimazione, e mi rendo anche conto che probabilmente il giovane lettore non si rende conto di questa improbabilità, cercando appunto delle parole adulte e mature che rendano chiaro e meno pauroso il suo pensiero. Sono abbastanza convinta che l’autore abbia volutamente marcato questi dialoghi.
Ancora una volta la lettura di un libro per ragazzi non mi ha deluso, e spero che tutti i genitori siano a conoscenza di strumenti importanti come i libri. Per i propri figli e per loro.
Giovanna
Gentile Giovanna,
la ringrazio per le sue riflessioni accurate e puntuali sul mio libro.Gli scopi che mi proponevo scrivendolo sono proprio quelli da lei indicati. Perciò non potevo desiderare un commento migliore.I miei più cordiali saluti. Angelo Petrosino
Sono contenta delle sue parole! Grazie per essere passato sul mio blog! Le auguro buon Natale!