Tutte le volte che mi riprometto di essere più attiva sul blog, succede sempre qualcosa che me lo impedisce. Come avevo raccontato in precedenza, non sono stata bene. Quello che non vi avevo detto però, è che ero incinta.
Continua a leggere “Diario di bordo – 10 aprile 2022 – Fedora”Benvenuto autunno! Fall bucket list!
Nonostante io sia decisamente una persona che ama l’estate, il caldo, la luce, il mare, devo dire che ho sempre amato le stagioni di transizione. Mi piace osservare come la natura si adatti al cambiamento di temperature, di luce, e devo dire che regala ogni anno un grande spettacolo (di fiori in primavera, di foglie in autunno).

Domenico Starnone – Confidenza
Recensione di Alessandra Nofi
Quanto può essere compromettente rivelare un segreto a qualcuno, o farselo raccontare? Quanto può essere pericoloso sapere e dire la verità? I due protagonisti di Confidenza, Pietro e Teresa, ce lo dimostrano attraverso la penna schietta di Domenico Starnone. Questo è stato il mio primo approccio con l’autore, e sicuramente recupererò anche altro, dato che il libro in questione è il terzo di una trilogia formata anche da: Lacci e Scherzetto.
Continua a leggere “Domenico Starnone – Confidenza”Diario di bordo – 7 settembre 2021 – Questione di prospettive
Settembre è già iniziato e io non vi ho nemmeno augurato buone vacanze. Io sono stata in vacanza, ma non la chiamerei propriamente vacanza. Questione di prospettive, qualcuno potrebbe dire, sta di fatto che ho avuto più di un problema di salute da risolvere che mi hanno costretto a letto. La compagnia principale – oltre ai miei amati libri – è stata il lampadario della stanzetta dove dormivo: un fedele e silenzioso compagno, al quale ho affidato numerose riflessioni, conscia del fatto che potrebbe sembrare da svitati parlare con un lampadario.
Continua a leggere “Diario di bordo – 7 settembre 2021 – Questione di prospettive”Diritto num. 5: il diritto di leggere qualsiasi cosa
Ho come l’impressione che Daniel Pennac e i suoi diritti del lettore sia arrivato in un momento della mia vita in cui ne avevo particolarmente bisogno. Il diritto numero 5 è il diritto di leggere qualsiasi cosa e chi mi segue su Instagram sa che più volte ho parlato di libri che vengono spesso considerati poco degni di essere pubblicati.
Diario di bordo – 13 giugno 2021 – Gli animali notturni
Sono sempre stata quello che si definisce un “animale notturno”, ovvero una persona che dà il meglio di sé a notte fonda. A differenza del mio compagno o di mio padre, ad esempio, che alle 5 sono già belli pimpanti in piedi, e alle 8 hanno già fatto una marea di cose, io mi sveglio verso le 7, ma connetto il cervello solo verso le 11, e dopo abbondante colazione. Magari poi la giornata la rendo produttiva, ma i momenti di massima produttività arrivano con il calare delle tenebre.
Lorenza Gentile – Le piccole libertà
Sono stata a Parigi due volte, nel 1994 e nel 2000, ed entrambe le volte sono stata pervasa da una moltitudine di sentimenti e sensazioni, che in pochissime altre città ho rivissuto. Non saprei bene spiegare perché: un po’ per l’oggettiva bellezza del posto, un po’ per l’atmosfera che solo un fiume che taglia una città sa regalare, un po’ per il via vai di persone, che a me sembravano sempre allegre e in procinto di fare qualcosa di importante. Ma Parigi è nel mio cuore, e sogno di tornarci presto.


Diritto num. 4: il diritto di rileggere
Ciao a tutti, oggi andiamo avanti con i diritti del lettore secondo Daniel Pennac. Il diritto numero 4 è il diritto di rileggere. Pennac spende poche parole in merito, ma molto efficaci. Come il bambino chiede sempre “ancora, ancora” dopo aver ascoltato una bella storia, anche l’adulto ama crogiolarsi nella certezza di qualcosa che già conosce e apprezza. Ma si rilegge soprattutto per trovare nuovi incanti.
Diritto num. 3: il diritto di non finire un libro
Buon venerdì a tutti! Il terzo diritto del lettore secondo Daniel Pennac è il diritto di non finire un libro. La sua spiegazione si può riassumere così: “Il libro ci cade dalle mani? Lasciamo che cada”.
Diario di bordo – 19 maggio 2021 – Il mio percorso con la scrittura
Più volte ho detto che spesso tendo a guardare al passato, e credo che un po’ dipenda dal fatto che ho molta memoria e ricordo tante cose, anche inutili, tipo come era vestita mia zia a Natale 1995. La cosa è utile quando qualcuno cerca qualcosa, o quando si tratta di risalire a determinati avvenimenti, ad esempio quando il mio compagno deve fare la nota spese. Sono contenta di avere buona memoria perché ho la certezza di non dimenticare momenti felici, magari anche di piccola entità. Certo, d’altro canto ricordo anche quelli meno belli, però se dovessi scegliere se non ricordare nulla o ricordare tutto, sceglierei senz’ombra di dubbio la seconda. Spesso ricordare permette anche di imparare dal passato, o semplicemente di godere di nuovo, con occhi nuovi, di qualcosa che non c’è più. A proposito di ricordi, ieri era il 18 maggio, e chi mi segue sui social sa che ogni anno pubblico una foto, la seguente.